Statue of St. Peter and the Bascilica's facade

Gli archeologi del Kinneret College di Israele e del Nyack College di New York affermano di aver scoperto il possibile luogo di nascita di San Pietro. Il mosaico è stato rinvenuto sul pavimento della cosiddetta “Chiesa degli Apostoli”, una basilica di epoca bizantina che si ritiene sia stata costruita sull’antica Betsaida. Come indicato dall’autorevole Smithsonian Institution, nell’iscrizione in alfabeto greco del mosaico si fa riferimento al “Capo e comandante degli apostoli celesti”, una frase spesso utilizzata per riferirsi a San Pietro. Viene citato anche un donatore, “Costantino, servo di Cristo”. Secondo gli archeologi queste parole suggeriscono il forte legame tra San Pietro e la basilica bizantina di El Araj, tanto che quest’ultima sarebbe stata costruita addirittura sulla casa natia dell’apostolo prediletto da Gesù Cristo. Questa ipotesi è avvalorata anche da alcune dichiarazioni del vescovo Willibald dell’VIII secolo, che si recò in visita in questi luoghi.

Le frasi del mosaico, tradotte dai professori Leah Di Segni e Yaakov Ashkenazi, sono scritte all’interno di un medaglione rotondo, circondato da due file di tessere nere. Il soggetto circolare fa parte di un mosaico più grande a tema floreale incastonato nel pavimento della sagrestia della basilica, che oggi si trova nel cuore nella riserva naturale di Beteiha, sulla sponda settentrionale del Mar di Galilea.

La scoperta non sembra essere ancora sufficiente al fine di una conferma definitiva che sia stato scoperto il vero luogo di nascita di San Pietro, tuttavia diversi indizi storici e la scoperta della nuova iscrizione suggeriscono che possa trattarsi proprio della città natale di San Pietro.

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