L’immagine scelta per il nostro articolo sintetizza in maniera semplice la possibilità di scelta tra un tipo di comportamento ed un altro all’interno non solo delle relazioni familiari, ma dei rapporti umani in generale. Il mito di Narciso si ripete su larga scala, forse anche globale. Come Narciso che guardava solo il proprio riflesso perdendo alla fine anche la sua vita, così la “massa” dei cittadini pensa solo al nutrimento della soggettiva vanità, distruggendo ogni bellezza della relazione umana. Questo tipo di atteggiamento anestetizza la capacità empatica e dunque vanifica la possibilità di attivare gesti di comprensione, dolcezza, affetto ed altre caratteristiche meravigliose dei rapporti umani. A volte è inevitabile litigare, siamo umani e non perfetti, ma la differenza sostanziale la troviamo nella nostra capacità di risolvere i conflitti nell’amore. Purtroppo, stiamo andando incontro ad un esasperato egoismo ed egocentrismo, la nostra società di fatto in maggioranza è costituita da relazioni tossiche, basate sulla sopraffazione, sul bullismo e l’assenza di empatia. Una comunità del genere non può reggere, infatti, resiste grazie a quelle poche persone che inondano d’amore tutti gli aspetti della quotidianità. Un po’ di luce ha sempre illuminato il grande buio. Dunque come nell’immagine, scegliere ogni giorno ed ogni momento di donare ascolto al prossimo, una piccola attenzione, un gesto d’amore, significa valorizzare la vita stessa. Ma tutto questo è possibile solo quando la felicità personale dell’io si rinnova nella gioia infinita del “noi”.

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